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Sole, mare e trucco permanente: è arrivata l’estate!

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E’ arrivata la bella stagione e con essa la voglia di fare il primo tuffo, di prendere il primo sole e di rilassarsi in qualche bella spiaggia, o semplicemente sul terrazzo di casa. Insomma, la voglia di stare all’aria aperta, di godere della luce del sole è tanta e non deve frenare chi si è da poco sottoposto ad un trattamento di trucco permanente, con qualche piccolo accorgimento, vediamo insieme quale.

Premettendo che, la luce solare fa bene per la sintesi della vitamina D a qualsiasi età, va però ricordato che a prescindere dal trucco permanente, occorrerebbe proteggere sempre la propria pelle per evitare il suo precoce invecchiamento, discromie cutanee o danni ancora più gravi.

Ma torniamo al nostro argomento, a differenza di un trucco normale il cui deposito avviene nell’epidermide e viene via con il latte detergente, il trucco permanente consiste nel deposito di pigmento nel derma, nello strato quindi più profondo dell’epidermide ( per saperne di più sul trucco permanente clicca qui-link sulla sezione trucco permanente del sito). La sua stessa denominazione di permanente ci fornisce un altro indizio, ha una durata limitata nel tempo e tra i fattori che incidono su quest’ultima c’è l’esposizione ai raggi solari. Non vi sto sconsigliando né il mare, il sole, il relax e neanche di non sottoporvi a questo tipo di trattamento, anzi il piacere di non doversi preoccupare di matite colanti al mare come in città o di non doversi ritoccare il trucco ed essere ordinate anche in spiaggia fa aumentare giustamente, le vostre richieste di trattamento proprio in questo periodo. Sto invece consigliandovi come gestire al meglio il lavoro da me fatto, affinché possiate godervi l’esposizione al sole senza timori.

Vediamo insieme cosa succede ai pigmenti utilizzati, da me e dai miei colleghi dermopigmentisti durante una seduta di trucco. Essi obbediscono a dei cambiamenti fisiologici della pelle, e alle modificazioni fotochimiche sotto la lamina dermo-epidermica. La luce solare svolge su questi pigmenti 3 principali cambiamenti: diretti, indiretti e contributivi.
Tra i cambiamenti diretti il più comune è il fenomeno dello scurimento degli ossidi di ferro rosso, giallo e del diossido di titanio. Nelle miscele utilizzate di trucco permanente al contorno labbra è presente una quantità di rossi, gialli e bianchi. Se coloro che hanno effettuato il trattamento si espongono immediatamente al sole senza alcuna protezione, il loro lavoro potrebbe subire un rapido scurimento. Ancora più antiestetico si presenteranno le labbra di coloro che si sono sottoposte in aggiunta ad alcuni laser impiegati in estetica. In questo caso si noterà un annerimento della zona trattata.

Altro cambiamento svolto dalla luce solare sui trattamenti è quello indiretto che si manifesta in uno dei modi più conosciuti: il viraggio di colore a seguito di melanogenesi.
In questo caso la miscela colorante che viene spinta nel derma viene coperta e filtrata da uno strato di epidermide colorato dalla melanina. Più ci si abbronza più il sopracciglio virerà nel marrone-rossiccio o nel marrone-giallastro. In questo caso la luce non va a modificare il pigmento impiantato ma il colore del tessuto sovrastante. Questo tipo di modificazione indiretta ad opera della luce è molto importante e non va sottovalutata nella scelta del pigmento durante un trattamento ad esempio di vitiligine. Durante l’estate il risultato a questo trattamento potrebbe apparire disomogeneo. In effetti non lo è, ma è il colore della pelle circostante a cambiare in base alle stagioni. Questi inconvenienti possono essere evitati se si seguono i corsi di formazione adeguati a farvi diventare bravi operatori di dermopigmentazione (link sui corsi).

L’ultimo tipo di modificazione che la luce può svolgere sul trucco permanente è quello contributivo.

In questa categoria rientrano i processi di mutazione dei pigmenti che vengono solo accelerati dall’esposizione al sole, come ad esempio il naturale processo di fagocitosi. Questo meccanismo naturale è alla base della scomparsa nel tempo dei trattamenti di trucco permanente. L’esposizione spropositata e prolungata ai raggi solari ed ancor più alle lampade abbronzanti non fa altro che accelerare tale processo di assorbimento del pigmento. Più ci si abbronza senza l’utilizzo di schermi fisici o chimici, meno durerà il trattamento di trucco permanente o di dermopigmentazione più in generale. Anche il viraggio delle sopracciglia da nere a blu detto scomposizione dei neri, fa parte di una modificazione causata dall’eccessiva e sconsiderata esposizione ai raggi ultravioletti.

Non mi resta che in conclusione farvi un’unica raccomandazione. In queste belle giornate di inoltrata primavera e per tutta la durata dell’estate non rinunciate al mare, o ad una gita fuori porta o ad una passeggiata in città, ma ricordatevi di preservare il vostro trattamento ed ancora di più la vostra pelle di viso e corpo con adeguati filtri che vi aiuteranno a mantenere integro il lavoro fatto, e a mantenervi più giovani!!!

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